
L’Istituto comprensivo Bartolomeo Muzzone e Progetto Cantoregi avviano il percorso “Bellezza e digitale :” il binomio fantastico”. Questa iniziativa può avere luogo per mezzo del bando “Educare alla Bellezza” della Fondazione CRT. Alcune attività pedagogiche predisposte all’interno della Scuola traggono ispirazione dall’attività di importanti scrittori. Un esempio di ciò sta nella circostanza per cui Gianni Rodari è l’autore che ha fondato il gioco del “binomio fantastico” per bambini. L’attività ludica in questione consiste nello scegliere coppie di parole ponendole in relazione con l’obbiettivo di creare storie .
Questa è la metodologia che sta alla base dell’itinerario didattico “Bellezza e digitale “ il binomio fantastico” L’obbiettivo del laboratorio è quello di portare i giovani a mettersi a confronto con due termini che, ad una prima lettura appaiono in antitesi. Questo perchè il termine “bello” rinvia ad un lessico tradizionale che non sembra direttamente conciliabile con i nuovi mezzi di comunicazione .Tali strumenti hanno lo scopo di comunicare ciò che piace e che si presenta alla visione oculare, come senza ombra di dubbio gradevole, sia in termini più oggettivi che soggettivi. Il progetto “nasce” perchè, strumenti come smartphone e tablet, così come contesti comunicativi virtuali come Istagram e Facebook costituiscono “l’ambiente” privilegiato in cui si “muovono” i nuovi nativi digitali .Per questa ragione è importante promuovere una seria educazione al loro utilizzo .Se l’intento di fornire consapevolezza all’utilizzo dei linguaggi informatizzati, si concretizza sarà sempre più immediato l’impiego dei Social Network quali “situazioni” feconde, in quanto vere e proprie occasioni di apprendimento. L’apprendimento è una sfaccettatura del più ampio costrutto di integrazione sociale. Interagendo socialmente si esprime negli adolescenti la creatività plasmando nuovi significati per il concetto di “bellezza” che si inserisce all’interno di un più ampio vocabolario estetico.
Tutto ciò è possibile in quanto abbiamo la possibilità, in quanto adulti, che in questo cammino accompagnano i giovani che crescono,di radicare in noi in modo autonomo le mappe attraverso cui osserviamo il mondo, In questo percorso di maturazione le nuove tecnologie devono aiutare, e assolvono a questo compito se impareremo a non associarle a rischi, dipendenze e cyberbullismo. Il progetto “Bellezza e digitale”, binomio “fantastico” ha una durata biennale. E’ stato predisposto da presidi, docenti ed esperti di digitale. La prima fase ha l’obbiettivo di codificare il costrutto di bellezza nel quotidiano e sul proprio territorio. Il processo ha diversi campi e declinazioni applicative che riguardano, natura, il paesaggio, e l’arte e le tradizioni. Queste ultime si riferiscono ad oggetti culturali come cibo, mestieri, musiche popolari canti e racconti
Niccolò Ghirardi